Anello Periubiano di Lodi

Questo itinerario (26,8 km) si svilup­pa lungo le strade del canale Muzza e del cana­le Belgiardino e forma un anello tutt’attorno alla città di Lodi. È quasi completamente costituito dalle stra­de alzaie lungo i canali che hanno fondo pianeggiante in terra battuta. Si tratta di un percorso di grande in­teresse paesaggistico e ambientale che si snoda fra la ricca campagna lodigiana e lo scorrere delle acque dei canali. I numerosi manufatti idraulici di regolazione delle acque e la rete delle rogge e dei canali mino­ri sono un ulteriore spunto di inte­resse per il percorso.

Anello del Lambro

Percorso di 44,6 km che ai suoi estre­mi permette di raggiungere la rete dei percorsi ciclabili della città di Milano (da Melegnano, Dresano) e la collina di San Colombano al Lambro (da Graffignana, Bor­ghetto Lodigiano). Si attraversa un’ampia parte del territorio lodigia­no caratterizzato da vaste pianure agricole coltivate a foraggi e cereali, interrotte dalla rete irrigua, dalle belle architetture rurali delle casci­ne e da numerosi centri urbani. Lambisce tratti della valle del Lam­bro con scorci di interesse paesaggi­stico.

Lungo il fiume Lambro si alli­neano alcuni delle più belle fortifica­zioni viscontee su cui spicca quella di Sant’Angelo Lodigiano.
Non so­no comunque da trascurare quelli di Melegnano e di San Colombano al Lambro, posti proprio all’inizio e al­ la fine della ciclabile dorsale del Lambro.

Medio Lodigiano

Il percorso (30,2 km) attraversa la parte centrale del territorio lodigia­no interessando le vaste pianure agricole interrotte dalle architetture rurali e dai piccoli centri abitati. Gli attraversamenti dei centri abitati av­vengono in genere sulle vie urbane, in promiscuo con il traffico locale: si parte dal ponte sul colatore Muzza (bivio per Melegnanello) e si attra­versano i centri di Livraga, Brem­bio e Secugnago.

Golena di PO

Due itinerari (45 km e 43 km) che si svi­luppano nel territorio della Bassa lo­digiana e mettono in comunicazione i principali poli della parte meridio­nale della provincia, tra cui Codogno e Casalpusterlengo, pedalando lungo le rive del Po.

Soprattutto ne­gli insediamenti al limite del terraz­zo del “grande fiume” si concentrano le testimonianze architettoniche più antiche e le residenze monumentali della nobiltà terriera, anche se non mancano le eccezioni, come nel caso di Caselle Landi con i resti del ca­stello medievale e l’imponente palaz­zo Landi. In questa zona sorgono ca­polavori grandiosi, come il palazzo Carini Litta a Orio Litta, e ville più discrete, come i palazzi Gattoni di Meleti e di Corno Vecchio.